Piccoli gesti che fanno crescere felici
La vita del genitore non è sicuramente semplice: oltre a dover coniugare lavoro e famiglia, si aggiungono poi i lavori di casa, la burocrazia quotidiana e numerose incombenze da gestire. Il carico oneroso è già così grande che aggiungerci dei bambini “capricciosi” non aiuta a vivere serenamente le giornate, soprattutto se quei “capricci” non si riesce a gestirli ripristinando un clima sereno. Ma come si fa a far smettere di piagnucolare un bambino?
Naturalmente la risposta non si trova dietro l’angolo e dipende da numerosi fattori, basti pensare al carico di stress a cui viene sottoposto un bambino: il rispetto delle regole, lo stare in un clima caotico con altri bambini urlanti, se ci aggiungiamo anche qualche rimprovero da parte dell’insegnante o un litigio con i compagni ecco che nemmeno la sua giornata può dirsi delle migliori. Arriva a casa con il desiderio di sfogare le proprie tensioni, a modo suo, come ne è capace, quindi saltando, urlando, piangendo…sta a noi aiutarlo a gestire questa situazione. Ma, se a tutto ciò si aggiunge un genitore stanco, nervoso, con la cena da preparare, casa da pulire e lavatrice da stendere che gli intima di stare fermo e di smetterla di urlare, il bambino inizia a dare il peggio di sè.
In quel momento l’unico desiderio del genitore è di avere almeno una mezz’ora tutta per sé per rilassarsi, fare una passeggiata, una doccia magari, in sostanza ricaricare un po’ le batterie. Quello però non è il momento, il bambino ha bisogno di voi. Che fare allora?
Capite cosa prova vostro figlio. Innanzitutto è bene comprendere la situazione in cui si trova vostro figlio ovvero se la sua giornata è tranquilla o se invece è uno di quei giorni che necessita di particolari attenzioni. Non riempitelo di domande, piuttosto condividete con lui un fatto che vi accaduto o qualcosa della vostra giornata, senza forzarlo a raccontare la sua, ma lasciando alcuni spazi di silenzio in cui, se vorrà, potrà sentirsi libero di parlare. L’importante è che in quel momento abbia tutta la vostra attenzione, che si senta ascoltato e compreso. Astenetevi dunque da qualsiasi tipo di giudizio o suggerimento in merito a ciò che avrebbe dovuto fare secondo voi, ma limitatevi ad ascoltare. La vostra risposta potrebbe essere ad esempio: “capisco, immagino che per te possa essere stato difficile”, “capisco che la cosa ti abbia ferito/fatto arrabbiare”… fategli sentire che gli siete vicini e dalla sua parte. Solo in un secondo momento potrete discutere in merito al modo migliore di agire in una simile situazione, lasciando però che sia sempre lui stesso a dirvi il suo modo di pensare, senza costrizione.
Trovate insieme un modo per scaricare le tensioni. Una volta compreso il loro stato d’animo è molto importante trovare una via adeguata perché sfoghi la sua rabbia o la sua tensione; stare all’aria aperta agevola il processo ma, in ogni caso, una corsa o dei salti consentono di scaricare l’energia negativa, se lo fate insieme ricaverete un doppio beneficio: scaricherete anche voi le vostre tensioni e creerete un momento di connessione e divertimento con vostro figlio. (Attenzione, ai bambini piace molto liberarsi attraverso il movimento, quindi quando voi sarete stanchi non è detto che lo siano anche loro, lasciateli terminare e vedrete che da soli sapranno poi ritornare calmi.)
Ritagliate uno spazio tutto per voi. A seconda dell’età di vostro figlio potrete trovare una modalità con la quale trascorrere dell’ottimo tempo di qualità insieme a lui. Chiedetegli cosa gli va di fare, in questo modo potrà sentirsi accolto. Potrà essere una merenda, un gioco, una passeggiata, preparare insieme un dolce, quello che desiderate maggiormente. Ciò che conta è che possiate stare voi con loro, senza interferenze. Un tempo non per forza infinito, bastano anche soli 20 minuti, la cosa fondamentale è che siate a sua completa disposizione; accantonate telefoni e pc e concentratevi solo su di voi. Se necessario puntatevi una sveglia: quando suonerà il bambino saprà già che il tempo è finito ed entrambi potrete dedicarvi ad altri. Ciò non significa che vostro figlio non avrà più bisogno di voi, potrà invece aiutarvi a preparare la cena o sistemare il bucato se vorrà o più semplicemente starvi vicino a disegnare o a giocare. Nel caso abbiate più figli sdoppiarsi non sarà di certo possibile, potrete invece trascorrere del tempo tutti insieme, cercando di dosare le vostre attenzioni e, se possibile, trovare almeno un’oretta a settimana o creare dei piccoli rituali in cui possiate dare l’esclusiva a ciascuno di loro.
La cosa fondamentale è che vostro figlio sia consapevole che voi ci siete, che vi fa piacere trascorrere del tempo con lui. Una semplice frase come “se ti va puoi giocare qui sul tavolo mentre io cucino, così intanto possiamo stare insieme” è sufficiente per far sentire il bambino amato e fargli comprendere che voi siete lì per lui.