Giocare con le emozioni
Rabbia, felicità, tristezza, sorpresa, paura… Belle o spiacevoli che siano, non si può evitare di provare le emozioni! Tutte quante, a loro modo, sono utili, anche quelle che di solito piacciono meno. Ci consento, ad esempio, di prendere decisioni, di affrontare situazioni problematiche, di capire se c’è qualcosa che non va e di conoscere ciò che ci fa stare bene e cosa no. Insomma, le emozioni sono dalla nostra parte e imparare a riconoscerle e gestirle è fondamentale sia per raggiungere il proprio equilibrio e benessere emotivo sia per riuscire a stabilire relazioni positive con gli altri. Se qualcuno non si comporta bene con noi, possiamo giustamente sentirci arrabbiati, ma possiamo anche scegliere di non farci sopraffare dall’intensità delle nostre emozioni, di non “perdere la testa” e di comportarci nel modo migliore possibile. Di seguito troverete delle idee utili per giocare con le emozioni e aiutare i vostri figli ad allenarsi nel riconoscerle e gestirle.
- TROVIAMO LE EMOZIONI NASCOSTE. Preparate delle semplici immagini (potete trovarle in internet e stamparle oppure disegnarle voi stessi) che ritraggono le tipiche espressioni emotive della rabbia, della tristezza, della felicità, della paura, della sorpresa, del disgusto, della preoccupazione, dell’imbarazzo… e più ne avete meglio è! Ogni volta che proponete questo gioco, potete anche variare il tipo di emozioni. Nascondetele e fate divertire i vostri bambini ad andare a caccia di emozioni! Ogni volta che troveranno un’immagine, dovranno dire il nome di quell’emozione, cosa succede al loro corpo quando la sentono, un episodio in cui l’hanno provata (o inventarlo), come si sono comportati e poi… via a caccia di un’altra emozione!
- IL TERMOMETRO DELLE EMOZIONI. Questa attività è utile per far comprendere ai bambini che possiamo provare le emozioni con intensità diverse: a volte ci sentiamo semplicemente irritati mentre altre volte possiamo sentirci furiosi. Disegnate un termometro con i gradi da 0 a 10 (oppure scaricatelo e stampatelo da internet). Dopo aver ritagliato da alcune riviste dei volti che ritraggono espressioni emotive, chiedete al bambino il nome di quell’emozione e date il via a tutte le possibili ipotesi su quanto quella persona possa sentirsi così (poco, abbastanza, tanto…). Fategliela incollare sul grado emotivo da lui ipotizzato e chiedetegli di riportarvi un esempio in cui si è sentito allo stesso modo, ponendo l’accento sempre sull’intensità con cui ha provato quell’emozione.
- GIOCO DEL MIMO. Preparate delle immagini che contengano semplici emozioni da poter mimare (es. rabbia, felicità, tristezza, paura, sorpresa e disgusto) e mettetele all’interno di un sacchetto. A turno pescate un’emozione e pensate ad una situazione in cui vi siete sentiti così. Mimate l’emozione per far in modo che l’altro la indovini e cercate, sempre aiutandolo con i gesti, di fargli capire anche la situazione che avevate pensato.
- TROVARE EMOZIONI IN UNA STORIA. Raccontate una fiaba ai vostri bambini e ragionate insieme su quali possano essere i pensieri, le emozioni e i comportamenti dei personaggi. Chiedete, poi, al bambino di raccontare un episodio in cui si è sentito in quello stesso modo, quali sono stati i suoi pensieri e i suoi comportamenti. Tieni a mente che i nostri pensieri influenzano il modo in cui ci sentiamo e comportiamo (ad esempio, di fronte ai pensieri “non ce la farò mai” e “se mi impegno e mi alleno potrei farcela” ci sentiremmo e ci comporteremmo in modi diversi).
di Cristina Miotto