
Come sopravvivere in casa con i figli
Stiamo vivendo un momento particolare della nostra vita nel quale per molti di noi il tempo è dilatato, a volte fin troppo rispetto alla vita frenetica cui eravamo abituati. In questo tempo però ci ritroviamo accanto la nostra famiglia in senso stretto, poiché siamo a casa, spesso, 24 ore su 24 con i nostri figli, senza pause o interruzioni.
Può essere difficile a volte trovare l’equilibrio giusto, non scaricare le nostre tensioni su di loro e che loro non scarichino le loro tensioni su di noi. Dobbiamo ammettere però, che i bambini si sono adattati a questa situazione e sicuramente trascorrere molto più tempo con i propri genitori e in maniera più rilassata aiuta tutti.
Ad ogni modo eccovi qualche suggerimento per trovare la chiave di volta alle piccole o grandi incomprensioni quotidiane, sfruttando al meglio il tempo a disposizione.
- Usate il tempo che avete a disposizione al meglio, dato che non avete un impegno dopo l’altro prendetevi del tempo anche per stare con loro, in loro ascolto e per non essere precipitosi nel dargli le risposte. Questo non significa farli attendere mezza giornata per ripondere ad una loro domanda, ma fermarsi qualche secondo a riflettere, è una coccola in più che sicuramente apprezzeranno poiché sentiranno che il modo in cui li state ascoltando è vero e sincero.
- Organizzate la giornata. So che può sembrare un controsenso dover organizzare la giornata data la grande disponibilità di tempo, in realtà sapere cosa c’è da fare e quando dà ai bambini molta sicurezza e tranquillità. Penso sappiate che una routine ben strutturata faciliti spesso i compiti da svolgere per bambini e genitori, ad esempio prima di andare a nanna faciliti il compito della messa a letto, il bambino infatti sa bene che si indossa il pigiama, ci si lavano i denti, si legge la storia, si fa una coccola e si va a letto, lo stesso vale per tutto il resto. Ad esempio si potrà stabilire un orario per la colazione, poi per il gioco e i compiti o i lavoretti, ecc ecc. Naturalmente dovrà essere organizzata nel modo in cui è più congeniale a voi genitori. Decidere degli orari e delle attività da fare permette inoltre di sentirsi maggiormente realizzati nel momento in cui si fa una cosa, il rischio altrimenti è quello di sentirsi scivolare via il tempo e non aver combinato nulla.
- Giocate! All’interno della vostra giornata ritagliate del tempo per giocare con i vostri figli, che siano giochi in scatola o delle attività artistiche l’importante è stare insieme. Naturalmente dipende dall’età dei vostri bambini, ai più piccoli potete proporre semplici giochi come il memory (vedi qui quello realizzato da noi), il gioco dell’oca o una partita a UNO se conoscono un po’ i numeri (i bambini già a 3 anni iniziano a giocarci volentieri) oppure guardate qualche nostra proposta (alcune idee qui). Per i più grandicelli trovate attività da realizzare insieme utili anche per lo studio (come il mandala delle tabelline, o altre attività di matematica o geografia, cercatele qui), ma anche giochi da tavolo come monopoli, taboo, saltinmente o quelli che avete a casa vanno benissimo. Lo scopo è stare insieme e approfittare di questo momento per rinforzare il legame con i nostri figli.

- Ad ognuno il suo compito. Stare a casa tutti insieme significa anche dividersi i compiti da svolgere durante la giornata, questo per facilitare la vita a tutti e dare qualche responsabilità ai figli. I compiti dovranno essere proposti in modo adeguato a seconda dell’età o essere svolti insieme per far comprendere cosa fare. I compiti potrebbero essere preparare o spreparare la tavola, lavare i piatti, rifare i letti, fare lavatrice/asciugatrice, pulire, ecc. Ai più piccolini si potrà proporre di mettere a tavola le posate o i piatti facendo attenzione, aiutare a dividere i capi da chiari o scuri da mettere in lavatrice, passare lo straccio sui mobili. Ai più grandicelli si può anche lanciare la sfida di preparare il pranzo o la cena. Mettetevi a tavolino e scegliete o decidete il compito che ognuno si potrà assumere.
- Curate il linguaggio. Prima di tutto facciamo attenzione al modo in cui parliamo ai nostri figli, quello sarà poi il modo che loro impareranno e useranno nei nostri confronti. Quindi se vi infastidiscono alcune risposte o modi di porsi dei vostri bambini ponete attenzione a come voi vi ponete verso di loro. Curate le parole usate, ad espempio “l’aggettivo “non” viene considerato, in linguistica, un “comando nascosto”: ciò che il bambino sente ed elabora, è il verbo che lo segue. Se ti chiedo di non pensare a un cellulare, per poter elaborare il significato dell’istruzione si costretto, in primo luogo, a formulare proprio il pensiero di un cellulare. I bambini attueranno, esattamente e inevitabilmente, il comportamento che si chiede loro di evitare perché, inconsciamente, li portiamo a pensare proprio a quello.” (F. Ciccanti, Regole Facili: Genitori Felici (e Figli Anche): Il Sistema Vincente per insegnare a tuo figlio a rispettare le regole e smettere di fare capricci, 2020).
- Date buone regole. Non è necessario che i nostri figli imparino una regola per ogni loro comportamento, si creerebbe confusione e di conseguenza genitori arrabbiati e bambini agitati. La cosa migliore è decidere alcune regole, poche, di fondamentale importanza per la vostra quotidianità ed applicarle. Vi consiglio la lettura di questo libro F. Ciccanti, Regole Facili: Genitori Felici (e Figli Anche): Il Sistema Vincente per insegnare a tuo figlio a rispettare le regole e smettere di fare capricci, 2020 che spiega in modo chiaro e semplice come dare le regole ai vostri figli migliorando il clima familiare. Se cliccate sul link sarà disponibile ancora per poche ore gratuitamente in formato kindle, affrettatevi!
Giocare con le emozioni

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